Le nuove norme europee per il trattamento dei dati entrate in vigore a Maggio 2018 (Il G.D.P.R.) mietono la prima vittima illustre. A farne le spese un colosso come "Google" che pur avendo intrapreso numerose iniziative per adeguare le proprie policy alla nuova normativa in Francia è stato sanzionato. Di seguito vi riportiamo l'articolo pubblicato su "La Stampa" qualche giorno fa.

"Utilizzata per la prima volta la più alta fascia di sanzioni previste dal Regolamento europeo per la protezione dei dati.

Il Garante francese per la privacy ha condannato Google a pagare una multa di 50 milioni di euro, utilizzando per la prima volta in Francia la più alta categoria di sanzioni previste dal Regolamento generale per la protezione dei dati. Secondo il provvedimento pubblicato dal Cnil (Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà) il 21 gennaio, informazioni essenziali sul sistema operativo Android «come le finalità del trattamento dei dati, i periodi di conservazione dei dati o le categorie di dati personali utilizzati per la personalizzazione degli annunci, sono eccessivamente disseminate tra più documenti, con pulsanti e link sui quali è necessario cliccare per accedere a informazioni complementari».

 

All’utente sono quindi richieste “troppe azioni” per sapere come vengono utilizzate le informazioni raccolte dalla multinazionale e per personalizzare alcuni servizi, tra cui anche il tracciamento Gps. Ma non solo: il Garante francese ha anche riscontrato che in alcuni casi all’utente non è chiaro che le condizioni che deve accettare non sono necessarie al funzionamento del dispositivo ma, al contrario, hanno un «legittimo interesse commerciale», come si legge nel provvedimento........."

(Articolo de "La Stampa" https://www.lastampa.it/2019/01/21/tecnologia/consenso-alla-privacy-poco-chiaro-in-francia-multa-da-milioni-di-euro-per-google-aDmrdULxnqJU2oMdLJeBsI/pagina.html )

 



Freitag, Januar 25, 2019



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